UNA LONTRA IN LIBRERIA

21 Lug

Dopo parecchi anni in cui ho trascurato la fascia dei lettori “di mezzo” dedicandomi pravalentemente alle storie per i più piccoli e a quelle per i teen agers, torno al mio primo amore, ovvero racconti destinati a lettori di 8 anni come i primi due libri con cui ho iniziato la mia avventura di scrittrice (che erano La danza delle carote e La fata della conchiglia, entrambi editi da Bruno Mondadori, e ahimè, da tempo fuori commercio). E torno a ispirarmi a bambini a me cari (allora furono il mio fratello assai minore e la mia nipotina). In Nei panni di una lontra (edito da Coccole books, con le illustrazioni di Andrea Rivola) l’ispiratore è mio figlio Angelo, che ne è il protagonista. Tutto è nato dalla passione per Angelo quando era più piccolo (ora ha 11 anni) per la lontra, un animale che lo affascinava così tanto da esprimere più volte il desiderio di diventare come lei. Nel racconto la magia si verifica davvero, e fa vivere al lettore l’effetto di meraviglia e poi di straniamento di un bambino che vive le stesse esperienze dell’animale, ma che fuori dal suo habitat dopo l’entusiasmo per la sua condizione di libertà, avverte in modo struggente la nostalgia della sua origine. Come parallelamente il bambino lontra che non parla più ma che nuota in modo incredibile, non fa che guardare e riguardare un documentario sulle lontre. Perché la magia possa verificarsi al contrario ci sarà bisogno dell’intervento di una madre sensibile e di un’associazione ambientalista. Per parlare di ecologia, amore, rispetto e desideri. Con un’appendice (come prevede la bella collana di Coccole books dedicata proprio agli animali in pericolo) in cui si parla delle caratteristiche della lontra comune e di come in Italia sia da tempo una specie protetta e in pericolo di estinzione proprio a causa degli interventi pesanti da parte dell’uomo sul suo habitat.

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